Novembre 2023

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La domanda di restituzione del bene immobile in sede fallimentare è opponibile al curatore solo se trascritta prima della sentenza dichiarativa

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 32653 del 2023, ha affermato l’improcedibilità ab origine della domanda di risoluzione della permuta proposta da una società fallita. In particolare, la Suprema Corte ha rilevato che la domanda di risoluzione della permuta era fondata unicamente su due scritture private, che non erano di per sé trascrivibili. Pertanto,

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Il termine per il deposito delle note di trattazione scritta è ordinatorio e non perentorio

La Corte di Cassazione ha annullato la cancellazione dal ruolo di una controversia sulle servitù dovuta a un tardivo deposito delle note di trattazione scritta, stabilendo che il termine di 5 giorni per il deposito telematico prima dell’udienza è ordinatorio e non determina la nullità se rispettato entro la data dell’udienza. La decisione riguarda un

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Gli smart contracts come soluzione al problema dell’individuazione della legge applicabile ai contratti telematici

La sfida che allora si prospetta per il futuro riguarda la traduzione delle norme giuridiche in linguaggio informatico, con la consapevolezza che la legittimità dell’algoritmo sarà garantita solo se programmato nel rispetto di tali norme.

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La deroga al regime di autorizzazione al compimento di atti di disposizione sui beni del fondo di famiglia: presupposti e limiti

In tema di fondo patrimoniale, l’autorizzazione del giudice al compimento di atti di disposizione, prevista dall’art. 169 c.c., è necessaria solo in mancanza di una deroga espressa nell’atto costitutivo del fondo. La deroga al regime di autorizzazione può essere stipulata al momento della costituzione del fondo o successivamente, mediante atto pubblico, ed è ammessa solo

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Gli effetti della mancata notifica a mezzo PEC dovuta alla “casella piena” del destinatario al vaglio delle Sezioni Unite?

La III sezione civile della Cassazione, tramite l’Ordinanza interlocutoria n. 32287/23 del 21 novembre, ha deciso di rimettere gli atti al Primo Presidente, ai sensi dell’art. 374, comma 2, c.p.c., affinché valuti la possibilità di assegnare la trattazione del ricorso alle Sezioni Unite. Il tema centrale riguarda gli effetti della mancata notifica a mezzo PEC

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Nuova consultazione pubblica sulla direttiva e-Privacy

L’European Data Protection Board (EDPB) ha aperto una consultazione sulle nuove linee guida riguardanti l’ambito di applicazione delle disposizioni sulle tecniche di tracciamento stabilite dalla direttiva e-Privacy (premere qui per leggerle). L’attenzione è focalizzata sull’articolo 5, paragrafo 3, della direttiva 2002/58/CE, concernente il trattamento dei dati personali e la tutela della vita privata nel settore

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Se i file degli atti sono illeggibili dopo la seconda PEC è ammissibile la rimessione in termini

Il deposito telematico degli atti processuali si perfeziona quando viene emessa la seconda PEC, ovvero la ricevuta di avvenuta consegna, da parte del gestore di posta elettronica certificata del Ministero della giustizia, come disposto dal d.l. n. 179/2012, art. 16-bis, comma 7, il quale ha anche aggiunto che, ferma l’applicabilità delle disposizioni di cui all’art.

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Il deposito telematico si perfeziona quando la ricevuta di avvenuta consegna viene generata entro la fine del giorno di scadenza

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 31592 del 14 novembre 2023, ha fatto chiarezza su principio alquanto controverso e relativo al processo telematico: il deposito telematico si perfeziona con l’emissione della seconda PEC, ossia la ricevuta di avvenuta consegna. La decisione è emersa da un caso in cui i genitori avevano presentato appello

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Il ricorso per cassazione presentato con firma digitale con certificato scaduto o non ancora valido è inammissibile

La Sezione Feriale della Corte di Cassazione, con la pronuncia in commento, ha affermato l’inammissibilità del Ricorso per cassazione presentato dalla difesa tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), con firma digitale valida ma corredata da certificato scaduto. Nel contesto specifico, la firma digitale apposta dal difensore, di tipo PADES, risultava scaduta precedentemente alla presentazione del ricorso,

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error: Misure tecnologiche di protezione attive ex art. 11 WIPO Copyright Treaty, §1201 del DMCA, art. 6, dir. 29/2001/CE, art. 102-quater, l. 22 aprile 1941, n. 633, art. 171-ter, l. 22 aprile 1941, n. 633.