Nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 40 del 17 Febbraio 2024, è stato ufficializzato il Comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri relativo all’approvazione, mediante decreto PCM del 12 Gennaio 2024, del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione per il periodo 2024-2026.
Come ben spiegato da Nicola Nappi in un suo contributo (premere qui per leggere) il Piano Triennale costituisce un cardine nell’attuazione della strategia nazionale di digitalizzazione, rappresentando una sorta di “piano industriale” per oltre 23mila enti amministrativi. Il suo scopo primario è quello di razionalizzare e standardizzare le infrastrutture e le piattaforme digitali, in linea con il programma strategico più ampio dell’Unione Europea, il “Decennio Digitale 2030”. Questo piano si concentra sulla promozione delle competenze digitali, sull’offerta di servizi pubblici digitali, sulla digitalizzazione delle imprese e sull’assicurare infrastrutture digitali sicure e sostenibili.
La nuova edizione del Piano accentua l’importanza della governance, dei servizi digitali interoperabili, accessibili e orientati all’utente. Le sfide organizzative e tecnologiche vengono affrontate mediante la distinzione in processi, applicazioni e tecnologie, promuovendo un approccio privilegiato verso il cloud e un’architettura policentrica.
I principi fondamentali del Piano includono la priorità nell’adozione di soluzioni digitali e mobili, l’uso preferenziale del cloud, l’interoperabilità tramite API, l’accesso esclusivo tramite identità digitale, la focalizzazione sui servizi orientati all’utente, il trattamento dei dati pubblici come risorsa comune, la sicurezza e la protezione dei dati, la sostenibilità digitale e l’apertura come principio guida.
Il Piano si articola in tre sezioni principali: le componenti strategiche, che comprendono misure riguardanti l’organizzazione, i processi, le regole, i dati e le tecnologie; le componenti tecnologiche, che riguardano i servizi, le piattaforme, i dati, l’intelligenza artificiale, le infrastrutture e la sicurezza; infine, le buone pratiche, che includono un glossario di termini tecnici.
Nell’edizione 2024-2026, il Piano adotta un approccio più concreto, introducendo strumenti operativi e risorse finanziarie per ogni capitolo. Inoltre, per la prima volta, si incorpora il tema dell’Intelligenza Artificiale, offrendo indicazioni generali e best practice, in linea con l’AI Act, e presentando esempi concreti di implementazione, provenienti da istituzioni come l’INAIL, l’INPS e l’ISTAT.
Attraverso il Piano Triennale, le Pubbliche Amministrazioni ottengono strumenti pratici e indicazioni per condurre la trasformazione digitale, collegando gli sforzi alle risorse finanziarie disponibili, come gare strategiche ICT, avvisi pubblici e misure del PNRR.