Il D.lgs. 164/2024, che entrerà in vigore il prossimo 26 novembre 2024, segna un cambiamento epocale nel processo civile telematico. Con un intervento atteso da anni, il legislatore ha eliminato l’obbligo di deposito della Nota di Iscrizione a Ruolo (NIR). La norma pone fine a una pratica da tempo considerata ridondante, semplificando il sistema senza alterarne le fondamenta.
Ma cosa comporta questa modifica sul piano pratico e operativo? Quali sono le conseguenze per gli avvocati e gli operatori della giustizia? Cercando di anticipare le domande che quasi certamente mi saranno rivolte dai colleghi, cercherò di approfondire qui di seguito le novità introdotte, soffermandomi sulle loro implicazioni concrete.
Il contesto normativo: modifiche agli articoli del Codice di Procedura Civile
Con il decreto legislativo, il legislatore ha apportato rilevanti modifiche ad alcuni articoli chiave del Codice di Procedura Civile e delle relative disposizioni di attuazione. In particolare:
- Art. 165 c.p.c.: per i procedimenti di cognizione, ogni riferimento alla nota d’iscrizione a ruolo è stato eliminato.
- Norme in materia di esecuzione: sono stati modificati gli articoli 518, 521-bis, 543, 547, nonché il 159-bis e il 164-ter delle disposizioni di attuazione.
- Art. 196-quater disp. att. c.p.c.: anch’esso privato di ogni menzione alla nota d’iscrizione a ruolo.
Queste modifiche sanciscono definitivamente la superfluità della Nota di Iscrizione a Ruolo, considerata una duplicazione inutile rispetto al file datiatto.xml, generato automaticamente con il deposito telematico.
Implicazioni operative: aggiornamenti tecnici e criticità
Adeguamenti tecnologici necessari
L’eliminazione della NIR non è un semplice cambiamento formale. Sul piano pratico, comporta:
- aggiornamento dei redattori atti: i software utilizzati dagli avvocati per il deposito telematico dovranno essere modificati per escludere la generazione della Nota di Iscrizione a Ruolo, che in tutti è praticamente automatica;
- revisione degli schemi XSD lato Ministero: gli schemi XML che regolano la struttura dei depositi telematici dovranno essere aggiornati per eliminare ogni controllo sull’esistenza della NIR e della relativa firma digitale.
Le criticità nei procedimenti esecutivi
Nonostante la semplificazione generale, il settore delle esecuzioni presenta alcune problematiche irrisolte. Nei pignoramenti, la Nota di Iscrizione a Ruolo riveste un ruolo centrale, essendo considerata l’atto principale. Fino a quando gli schemi ministeriali non saranno adeguati, l’assenza della nota di iscrizione a ruolo potrebbe rendere impossibile il deposito telematico degli atti esecutivi.
Questo problema richiede un intervento urgente da parte della Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati (DGSIA), che dovrà fornire indicazioni operative per garantire la continuità delle procedure.
Il superamento di una prassi obsoleta
La soppressione della Nota di Iscrizione a Ruolo risponde a una necessità di semplificazione e modernizzazione del processo telematico. Gli avvocati (tra cui il sottoscritto, premere qui per leggere), da tempo avevano evidenziato come la nota di iscrizione a ruolo fosse un duplicato di dati già presenti nel file datiatto.xml. Tale duplicazione non solo appesantiva le attività, ma creava inutili formalismi senza valore aggiunto.
Semplificazione?
Il D.lgs. 164/2024 potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso la semplificazione del processo civile telematico, rimuovendo un obbligo che non trovava più giustificazione nell’attuale contesto tecnologico. Ma, come ogni riforma, richiede adeguamenti tecnici e un’efficace gestione delle criticità residue, soprattutto nel settore delle esecuzioni.
La comunità forense attende con attenzione le prossime mosse della DGSIA, nella speranza che la transizione avvenga senza compromettere l’operatività del sistema!
Nicola Nappi
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