Ieri, 13 aprile 2023, il Garante per la protezione dei dati personali (Garante per la privacy) ha preso posizione su due casi in cui due banche hanno limitato l’accesso dei clienti ai propri dati personali pubblici, facendo riferimento alla normativa antiriciclaggio.
Le banche hanno fornito solo informazioni anagrafiche e bancarie, tralasciando ulteriori dettagli, motivando tale decisione con la normativa antiriciclaggio e l’indagine conclusa con una sentenza della Cassazione. Tuttavia, il Garante per la privacy ha ritenuto tale comportamento illecito.
Secondo il Garante, non vi erano motivi validi per limitare il diritto di accesso, poiché le informazioni erano di pubblico dominio, accessibili liberamente on-line attraverso articoli di stampa e la sentenza della Corte di Cassazione. Pertanto, l’accesso a tali informazioni non avrebbe compromesso gli interessi tutelati dalla normativa antiriciclaggio.
Il Garante per la privacy ha sostenuto che il diritto di accesso ai propri dati personali non può essere limitato quando si tratta di informazioni di pubblico dominio che non pregiudicano le attività di contrasto al riciclaggio di denaro.
Daniele Giordano
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