L’Unione Europea si pone all’avanguardia come la prima istituzione al mondo ad adottare regole sull’intelligenza artificiale. Il testo del Regolamento è estremamente articolato, comprendente 180 considerando, 113 articoli e 13 allegati.
Lo scopo primario dell’AI Act è di promuovere lo sviluppo di tecnologie innovative, rispettando e tutelando i diritti fondamentali e la dignità umana. Come dichiarato dal commissario per il Mercato interno Thierry Breton, l’Europa sta stabilendo uno standard mondiale in materia di AI affidabile.
Il testo dell’AI Act è previsto essere promulgato nel mese di maggio 2024, dopo una traduzione in 24 lingue e le necessarie correzioni per adattarlo alle normative nazionali. Successivamente, sarà sottoposto a un ulteriore voto del Parlamento a metà aprile. L’approvazione definitiva del Consiglio dell’Unione europea sarà seguita dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea, con l’entrata in vigore prevista per il ventesimo giorno successivo.
L’applicazione delle regole dell’AI Act sarà graduale:
– dopo 6 mesi, le disposizioni generali e i divieti saranno applicabili, richiedendo ai soggetti pubblici e privati di valutare i rischi dei sistemi in uso;
– dopo 1 anno, le norme si applicheranno alle AI generative, con elevati standard di trasparenza e sicurezza informatica;
– dopo 2 anni, l’AI Act entrerà in vigore completamente, inclusa l’applicazione di sanzioni per violazioni che vanno dall’1,5% al 7% del fatturato globale;
– alcune norme specifiche per i sistemi ad alto rischio saranno applicabili dopo 36 mesi.
Per agevolare l’applicazione del Regolamento, la Commissione UE ha previsto l’AI Pact, un’iniziativa per promuovere l’implementazione anticipata dell’AI Act su base volontaria.
Il Regolamento definisce l’intelligenza artificiale come un sistema basato su macchine progettato per operare autonomamente e adattarsi dopo l’implementazione, generando output che influenzano ambienti fisici o virtuali.
Si applicherà a tutti i soggetti, pubblici e privati, all’interno e all’esterno dell’UE che sviluppano e producono programmi o strumenti di AI destinati al mercato europeo o che coinvolgono persone nell’UE.
Il Regolamento prevede anche meccanismi di valutazione e conformità per i prodotti AI, nonché la creazione di categorie di rischio per definire responsabilità e limiti per gli sviluppatori e gli utenti di AI.
Inoltre, saranno istituiti comitati e autorità a livello europeo e nazionale per vigilare sull’applicazione del Regolamento e comminare le sanzioni in caso di violazioni.
Daniele Giordano
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