Ieri, 29 febbraio 2024, il Parlamento Europeo ha emesso una Risoluzione legislativa che sancisce l’approvazione della proposta di Regolamento volto a modificare il Regolamento (UE) n. 910/2014, delineando così il quadro per l’istituzione di un’identità digitale europea.
Conformemente alla proposta di Regolamento, adottata in prima lettura dal Parlamento UE, gli Stati membri si impegneranno a fornire ai cittadini e alle imprese portafogli digitali, permettendo loro di collegare le proprie identità digitali nazionali. Ciò consentirà l’accesso ai servizi on-line mediante l’identificazione digitale nazionale, riconosciuta a livello europeo, senza ricorrere a metodi di identificazione privati o alla condivisione superflua di dati personali.
In pratica, i cittadini europei potranno autenticare la propria identità e condividere documenti elettronici tramite il proprio portafoglio digitale, anche attraverso dispositivi mobili. Il controllo diretto degli utenti garantirà che solo le informazioni necessarie saranno divulgate.
L’approvazione del Parlamento segue l’accordo di trilogo dell’8 novembre 2023, con il quale il Consiglio dell’UE, attraverso una lettera del 6 dicembre 2023, si era impegnato ad accettare la posizione del Parlamento europeo sull’accordo provvisorio approvato congiuntamente.
Va ricordato che già il 29 giugno 2023, grazie a negoziati interistituzionali (noti come triloghi), Parlamento e Consiglio avevano raggiunto un accordo provvisorio sugli elementi chiave della proposta. Questo accordo è stato successivamente affinato con ulteriori adeguamenti tecnici, culminando nell’accordo del 8 novembre 2023 (premere qui per approfondire).
In sintesi, il Regolamento sull’identità digitale europea interviene su vari aspetti, tra cui:
- le firme elettroniche, con l’obiettivo di garantire un utilizzo gratuito per le persone fisiche, salvo eventuali misure adottate dagli Stati membri per limitare tale utilizzo solo a scopi non professionali;
- il modello di business del portafoglio, con l’emissione, l’uso e la revoca gratuite per tutte le persone fisiche;
- la convalida di attestati elettronici di attributi, con meccanismi di convalida gratuiti forniti dagli Stati membri per verificare l’autenticità e la validità dei portafogli e delle identità delle parti coinvolte;
- la coerenza tra il portafoglio come mezzo di identificazione elettronica e il sistema sottostante per cui è stato emesso;
- l’ambito di applicazione dei certificati qualificati di autenticazione dei siti web, consentendo agli utenti di verificare l’amministratore di un sito web mentre si preservano le norme e gli standard di sicurezza del settore.
Il testo approvato in prima lettura dal Parlamento UE sarà ora sottoposto al Consiglio per la sua definitiva approvazione e successivamente entrerà in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Daniele Giordano
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