Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato la sua relazione riguardante le attività svolte nel corso dell’anno 2022 (premere qui per leggerla).
Il 2022 è stato un anno di particolare rilevanza per la privacy, caratterizzato dall’ampio utilizzo di piattaforme on-line e dalla crescente adozione dell’intelligenza artificiale.
Questi sviluppi hanno richiesto al Garante uno sforzo di equilibrio tra le varie esigenze legate all’efficace trattamento dei dati e al rispetto dei diritti delle persone.
La Relazione mette in evidenza che sono state avviate collaborazioni nel settore della cybersecurity, tra il Garante per la privacy e l’Agenzia nazionale per la sicurezza.
L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha notevolmente accelerato il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
Sul fronte della fiscalità, la Relazione ricorda che il Garante per la privacy ha sollecitato maggiori garanzie per affrontare i rischi connessi all’uso dell’intelligenza artificiale nella lotta all’evasione fiscale. In particolare, si è sottolineata la necessità di valutare attentamente gli strumenti impiegati e di rafforzare l’intervento umano nello sviluppo dei dataset utilizzati per analisi e controlli.
Daniele Giordano
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