L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha reso disponibile, a partire da ieri, 22 luglio 2024, il documento integrale della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026. Questa pubblicazione segue l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2024/1689 (AI Act) e l’avvio delle audizioni in Commissione al Senato riguardanti il disegno di legge sull’intelligenza artificiale.
Il testo, elaborato da un Comitato di esperti, intende supportare il Governo nella definizione di una normativa nazionale e di strategie relative a questa tecnologia, con l’obiettivo di creare un ambiente in cui l’intelligenza artificiale possa svilupparsi in modo sicuro, etico e inclusivo, massimizzando i benefici e riducendo al minimo i potenziali effetti avversi.
Dopo un’attenta analisi del contesto globale e del posizionamento dell’Italia, il documento identifica le azioni strategiche, suddividendole in quattro macroaree:
- Ricerca: rafforzare gli investimenti nella ricerca fondamentale e applicata sull’intelligenza artificiale, promuovendo la creazione di competenze e tecnologie specifiche per il contesto italiano, in linea con i principi di affidabilità e responsabilità (Trustworthy AI) e con l’approccio antropocentrico tipico dei paradigmi europei.
- Pubblica Amministrazione: migliorare l’efficienza dei processi amministrativi e la qualità dei servizi offerti ai cittadini mediante l’impiego di tecnologie di intelligenza artificiale.
- Imprese: facilitare lo sviluppo e l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale nel mondo imprenditoriale, non solo per rendere più efficienti i processi esistenti, ma anche per abilitare nuovi processi che possano aprire ulteriori possibilità di crescita.
- Formazione: promuovere una formazione di alta qualità, allineata alle nuove competenze richieste per affrontare le sfide future poste dall’intelligenza artificiale.
La strategia, inoltre, analizza i principali rischi legati all’uso dell’intelligenza artificiale nel contesto italiano, come l’omogeneizzazione, l’iper regolazione, l’impatto sul mondo del lavoro e il digital divide. A tal proposito, propone un sistema di monitoraggio per l’attuazione delle misure previste e un’analisi del contesto regolativo per delineare il quadro entro cui dovrà essere implementata la strategia.
Daniele Giordano
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