Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro della Giustizia, ha recentemente approvato un disegno di legge che introduce nuove disposizioni per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale in vari settori, sul quale si è quasi immediatamente espresso anche l’avv. Nicola Nappi (premere qui per vedere le sue riflessioni al riguardo). Il Governo ha richiesto alle Camere una rapida calendarizzazione dell’esame di questo disegno di legge, il quale delinea criteri regolatori volti a bilanciare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie con i rischi derivanti da un uso improprio, sottoutilizzo o impiego dannoso.
Il disegno di legge copre cinque ambiti principali: strategia nazionale, autorità competenti, azioni di promozione, tutela del diritto d’autore e sanzioni penali. Inoltre, conferisce al Governo la delega per adattare l’ordinamento nazionale al Regolamento UE riguardante l’alfabetizzazione in materia di intelligenza artificiale e la formazione professionale. Questa delega prevede anche una riorganizzazione delle norme penali per allinearle all’uso illecito dei sistemi di intelligenza artificiale.
Il testo richiede che i sistemi di intelligenza artificiale rispettino i diritti fondamentali e le leggi europee e italiane, nonché i principi di trasparenza, proporzionalità, sicurezza, valorizzazione economica del dato, protezione dei dati personali, riservatezza, robustezza, accuratezza, non discriminazione, parità di genere e sostenibilità. Viene inoltre sottolineata l’importanza del controllo umano, la prevenzione dei danni e l’accesso equo alle tecnologie per le persone con disabilità.
In materia di informazione e commercio, l’intelligenza artificiale deve garantire la libertà di espressione, la completezza e l’imparzialità. Si promuove l’uso dell’intelligenza artificiale per l’economia e l’efficienza pubblica, con particolare attenzione alla qualità dei dati e alla concorrenza, con eccezioni per le attività di sicurezza nazionale.
Per quanto riguarda il settore giudiziario, il disegno di legge stabilisce che l’intelligenza artificiale può essere utilizzata solo come supporto per l’organizzazione e la semplificazione del lavoro giudiziario, senza sostituire la discrezionalità dei magistrati. Inoltre, nelle cause riguardanti il funzionamento di sistemi di intelligenza artificiale, la competenza esclusiva viene attribuita al tribunale civile.
La legge prevede inoltre una disciplina specifica per le opere create con l’ausilio dell’intelligenza artificiale nel contesto del diritto d’autore, richiedendo l’identificazione di tali opere e di altri materiali il cui utilizzo non sia riservato dai titolari del diritto d’autore.
In materia penale, il disegno di legge introduce aggravanti per reati commessi mediante l’uso di sistemi di intelligenza artificiale che ostacolano la pubblica o la privata difesa, aggravano le conseguenze del reato o tentano di alterare i risultati delle competizioni elettorali. Viene anche sanzionata la diffusione illecita di contenuti generati o manipolati con l’intelligenza artificiale, con pene da uno a cinque anni di reclusione se dall’azione deriva un danno ingiusto.
Il disegno di legge stabilisce misure per contrastare la diffusione di contenuti generati illecitamente tramite l’intelligenza artificiale, con strumenti per rimuovere tali contenuti e prevedere specifiche fattispecie di reato. Si richiede anche che i contenuti creati con l’intelligenza artificiale siano chiaramente identificati per evitare confusioni, escludendo le opere artistiche, satiriche o fittizie.
Con riguardo all’ambito sanitario, si sottolinea il diritto dell’individuo ad essere informato sull’uso dell’intelligenza artificiale e si ribadisce che la decisione finale spetta sempre alla professione medica. Sono previste disposizioni per il fascicolo sanitario elettronico, i sistemi di sorveglianza nel settore sanitario e il governo della sanità digitale.
Infine, la Strategia Nazionale per l’Intelligenza Artificiale viene implementata con l’obiettivo di favorire la collaborazione tra settore pubblico e privato, coordinare le azioni dell’amministrazione pubblica in materia e promuovere incentivi economici per lo sviluppo imprenditoriale. Sono previsti investimenti per 1 miliardo di euro nei settori dell’intelligenza artificiale, della cybersicurezza e del quantum computing, a sostegno della crescita delle imprese che operano in questi ambiti.
Daniele Giordano
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