Breve rassegna sulle decisioni di adeguatezza
Le decisioni di adeguatezza adottate prima dell’entrata in vigore del GDPR rimangono valide, inclusi i permessi concessi dal Garante per la protezione dei dati personali a seguito di tali decisioni
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Le decisioni di adeguatezza adottate prima dell’entrata in vigore del GDPR rimangono valide, inclusi i permessi concessi dal Garante per la protezione dei dati personali a seguito di tali decisioni
Una delle innovazioni di maggiore rilievo nell’ambito del trasferimento dei dati personali è la possibilità di ricorrere all’adesione a codici di condotta o all’adozione di meccanismi di certificazione, che costituiscono garanzie adeguate ai sensi del GDPR
Tali clausole possono essere adottate dalla Commissione Europea oppure dall’Autorità Garante e successivamente approvate dalla Commissione.
La decisione viene adottata dalla Commissione “mediante atti di esecuzione”, che possono essere adottati nei casi previsti dagli articoli 24 e 26 del Trattato sull’Unione europea.
La nozione di adeguatezza è intrinsecamente relazionale: essa cioè non si riferisce a uno standard assoluto di protezione, ma piuttosto a una comparazione tra il regime di protezione dei dati di un paese terzo e quello dell’UE.
I trasferimenti di dati personali nell’ambito del cloud computing presentano sfide significative in termini di conformità al GDPR.
Il Garante Privacy, con il provvedimento n. 289 del 9 maggio 2024, pubblicato nell’odierna newsletter, ha espresso un parere favorevole sullo schema di Regolamento per le infrastrutture digitali e per i servizi cloud destinati alla Pubblica Amministrazione, elaborato dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN). Questo
Nel contesto delle recenti disposizioni del Garante della Privacy, si constata che la società OpenAI è stata destinataria di un provvedimento di limitazione provvisoria del trattamento, già emesso nel marzo 2023, come documentato nelle notizie relative al Garante della Privacy e Chat-GPT. In seguito all’istruttoria
Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) e il Garante europeo della protezione dei dati (GEPD) hanno emesso un parere congiunto sulla proposta di regolamento della Commissione europea riguardante norme procedurali supplementari volute per facilitare l’applicazione del Regolamento GDPR nei casi transfrontalieri, di